La Chiesa di Santa Caterina di Nijemci è sorta in posizione felicissima sulla località preistorica di Gradina, con un fossato in perfetto stato di conservazione.
La chiesa fu costruita nel XIV secolo in stile gotico, con successivi interventi barocchizzanti che le conferirono la pianta a croce. Durante i lavori di restauro, a cavallo degli anni 1998-1999, la chiesa è stata interessata anche da scavi archeologici. Sotto l’attuale pavimentazione sono stati scoperti altri due pavimenti disposti su due livelli, mentre, in prossimità dell’angolo destro davanti all’apside, sono stati rinvenuti resti architettonici d’epoca romana. Nel corso degli scavi sono stati riportati alla luce file di sepolcri della cultura di Bijelo Brdo e resti d’imponenti edifici precedenti. Sulla base dei risultati ottenuti mediante il sondaggio del sito, s’è potuto concludere che si trattava di una chiesa romanica a tre navate su cui fu costruita poi una chiesa gotica. La scoperta della chiesa romanica è particolarmente importante perché va a colmare una lacuna coincidente proprio con il periodo preromanico e romanico. Sebbene gli scavi non si siano spinti sino alla profondità dello strato preistorico, ai piedi della Gradina, negli strati più superficiali del sito, sono stati rinvenuti i resti di un insediamento avente le caratteristiche della cultura di Sopot e risalente al primo neolitico.