Il Notturno di Vukovar
È la rappresentazione autentica di ciò che la città ha realmente vissuto durante l’ultima guerra. Una storia intrisa d’amore e di coraggio, che parla di forza e di dolore, di dignità umana e di vita che vince sulla morte. Una storia che narra della tragedia di un popolo, in cui le vittime, gli eroi, il puntiglio e la fierezza sono i protagonisti assoluti. Il “Notturno di Vukovar” mette insieme tutto ciò, unendo simbolicamente tutti i luoghi della città particolarmente segnati dalla Guerra per la difesa della Patria.
Luogo del ricordo – L’ospedale di Vukovar, in quel 1991, racconta in maniera tremendamente reale della lotta tra il bene e il male, con rari esempi di umanità e di amore per ogni singolo ferito. Nei suoi sotterranei è stata fedelmente ricostruita la vita di alcune centinaia di feriti trascorsa a Vukovar durante l’assedio. Sulle pareti i fatti di quei giorni sono stati cronologicamente ordinati in base alle testimonianze e ai ricordi della dottoressa Bosanac e del personale dell’ospedale. La visita all’ospedale di Vukovar vi toccherà nel più profondo del cuore. Dopo l’ospedale, segue una doverosa visita al Memoriale di Ovčara, il capannone nel quale i feriti e il personale medico, prelevati con la forza dall’ospedale, hanno trascorso le loro ultime ore di vita. Inaugurato nel 2006 come Memoriale ai caduti, nella fossa comune di Ovčara, luogo sacro per tutta la Croazia, persero la vita 261 innocenti. Da Ovčara, proseguendo lungo la strada che attraversa Vukovar, si giunge al Cimitero memoriale dei caduti della Guerra per la difesa della Patria, la maggiore fossa comune in Europa dopo la Seconda guerra mondiale. Qui sono state conficcate nel terreno 938 croci a ricordo di altrettante vittime, la più giovane delle quali aveva appena sei mesi di vita. Croci che si protendono all’infinito e che ne fanno uno dei cimiteri più suggestivi del Paese.
Nel punto in cui la Vuka confluisce nel Danubio è stata eretta una croce davvero imponente. Qui, nel cuore della città, dove le acque e le immagini del possente Danubio scorrono placidamente, riecheggiano i versi del principe Fran Krsto Frankopan “Chi muore fieramente vivrà in eterno”, scritti in glagolitico, l’antico alfabeto croato, e scolpiti sulla gran Croce a imperituro ricordo di tutti coloro che hanno dato la loro vita per la Croazia.
A coronamento di questo percorso della memoria, arriviamo al Centro della Guerra per la difesa della Patria, realizzato nella caserma di Vukovar, dove è stata allestita una mostra dedicata sia alle battaglie combattute per liberare la città durante i cento giorni d’assedio, sia ai campi di concentramento. In onore dei veterani croati, lungo la strada per Trpinja, là dove un tempo sorgeva l’edificio che ospitava la posta e, nel 1991, il comando delle forze croate di resistenza, è stato eretto un edificio monumentale a forma di pugno chiuso, simbolo della forza con cui la città s’è difesa dall’aggressore. In mezzo all’edificio c’è un pozzo su cui è stata sistemata la torretta di un carro armato dell’ex JNA (l’Armata popolare jugoslava) e attorno al quale sono stati incisi i nomi di tutti i caduti della 204esima Brigata di Vukovar.
Come nella vita, in cui la tristezza e la gioia sono le due facce della stessa medaglia, anche Vukovar, dopo essere sopravvissuta al proprio calvario, mirabilmente ricordato nel “Notturno di Vukovar”, oggi si consola con i suoi due fiumi, la Vuka e il Danubio, e con il parco-bosco di Adica. Motivo d’orgoglio e di consolazione sono anche i tanti monumenti cittadini, gli illustri “vukovarci” e Vučedol con la sua colombella, vero simbolo della pace e della continuità della vita. Con l’animo pieno d’emozioni e forti sentimenti, siamo certi che ci rivedremo presto, se è vero quel che dice la gente di Vukovar, e cioè che, da queste parti, il Danubio profuma come in nessun altra parte del mondo.
Cose da vedere e cose da fare
La visita ai luoghi della memoria inizia, come in una sorta di Via Crucis, partendo dalla prima stazione, ossia dall’ospedale di Vukovar. Prosegue a Ovčara, alla fossa comune e al Memoriale e, di ritorno verso Vukovar, prevede una sosta al Cimitero memoriale dei caduti della Guerra per la difesa della Patria. E mentre al Centro Memoriale della Guerra per la difesa della Patria avrete l’opportunità di imparare tante cose sui fatti, cronologicamente ordinati, della recente storia croata, presso il Monumento ai veterani sarete colpiti dal coraggio di chi, in quei giorni d’assedio, è rimasto a difendere la città. Il pellegrinaggio si conclude con una sosta ai piedi della Croce eretta sul punto in cui la Vuka confluisce nel Danubio, un fiume silenzioso e quieto che a Vukovar si presenta in tutta la sua larghezza e magnificenza. Passeggiando lungo le sue rive, sentirete forte il legame con la natura circostante e con tutti gli altri Paesi del bacino danubiano.