Il cuore medievale di Ilok

Sul grande cartello di color marrone posto all’ingresso di Ilok, potrete leggere qualche informazione che anticipa le bellezze della città. Se non ci fosse, forse sareste portati a pensare che la città che vi apprestate a visitare non si differenzi affatto dalle altre città danubiane. Dopo un centinaio di metri v’imbatterete nella prima cantina. Parlare di vino e di Ilok è praticamente la stessa cosa, perché Ilok è la città del vino, ed è attorno al vino che s’è svolta e si svolge la vita di questa cittadina. Arrivati in prossimità del centro, potrete svoltare a destra o a sinistra. La prima via vi porterà alla Città bassa (Donji grad), quella parte di Ilok più prossima al Danubio; lì vi attendono una piacevole passeggiata, splendidi punti per il relax e il ristoro e l’incantevole vista sul centro storico medievale di Ilok, che si staglia sulle acque del Danubio dominante e imperturbabile nella sua ieratica bellezza. Alla Città alta, al cuore medievale della città, si giunge svoltando a sinistra. L’antica fortezza con la chiesa di S. Giovanni da Capestrano s’erge nel centro della città, immersa nel verde di un bel parco. La fortezza, costruita a cavallo dei secoli XIV e XV, racchiude in sé le fondamenta dell’antica chiesa parrocchiale di S. Pietro (Sv. Petar), sulla quale nel 2006 è iniziata una campagna di scavi come preludio alla realizzazione, tra qualche anno, del parco archeologico. Il Castello Odescalchi è in prevalenza medievale; fu fatto costruire, molto probabilmente, dal re di Bosnia Nikola Iločki, originario di queste terre e così importante che godeva del privilegio di battere moneta. Il castello, in seguito, fu oggetto di diversi interventi di restauro e ricostruzione. Dal 1697 è di proprietà della famiglia Odescalchi, che incentivò lo sviluppo della viticoltura e dell’economia in generale.

I Turchi assunsero il governo di Ilok e vi restarono per oltre un secolo e mezzo. In città sono evidenti le tracce indelebili della loro presenza, oggi monumenti architettonici ben conservati e posti sotto tutela. Le turbe, per esempio, ossia il sepolcro d’un alto dignitario turco, e gli hamam, ossia i bagni turchi a vapore con specifica valenza rituale. Quanto descritto occupa uno spazio relativamente piccolo ma densissimo di preziosi monumenti. Dulcis in fundo, andiamo a visitare una vecchia cantina che è diventata il simbolo del relax e dei piaceri edonistici. Alludiamo alle cantine realizzate nei sotterranei del castello Odescalchi. Visitato l’impianto centenario, non vi resta che degustare alcuni dei migliori vini della Sirmia. Cercate sistemazione in una delle strutture ricettive d’Ilok e scoprite, fin dal primo mattino, questa meravigliosa città nata sulle rive del Danubio. 

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